Canto degli spiriti sopra l’acqua
L’anima dell’uomo
somiglia all’acqua;
essa viene dal cielo,
al cielo sale,
e di nuovo ritorna
sulla terra,
perennemente cangiando.
Sgorga dall’alta
Scoscesa roccia
Il limpido raggio,
poi ondeggia dolcemente
sul sasso levigato
in nube di pulviscolo
e, morbidamente accolto,
fluttua come in un velo,
dolce-mormorando,
giù nel profondo.
Anche se le pietre
S’oppongono alla sua caduta,
furioso spumeggia
di balza in balza
verso l’abisso.
Nel piano letto
S’insinua a valle nella prateria,
e nel placido lago
si deliziano del loro viso
tutti gli astri.
Il vento è dell’onda
leggiadro amante
il vento mescola fino in fondo
l’onde spumeggianti.
Oh, come tu somigli all’acqua,
anima dell’uomo!
Oh, come tu somigli al vento,
destino umano!
Johann Wolfang Goethe
Johann Wolfang Goethe nasce a Francoforte sul Meno nel 1749, da agiata e colta famiglia. Segue gli studi giuridici e si laurea nel 1771. La passione per Carlotta Buff gli detta, nel 1774 I dolori del giovane Werther. E’ il periodo dello “Sturm und drang” (Tempesta e Assalto), un movimento culturale capeggiato da Herder e da Goethe stesso, che esalta la genialità, l’individualismo, la forza del Sentimento, contro gli impacci e i limiti di una cultura esclusivamente fondata sulla Ragione. Il Werther rappresenta, con varie altre opere, la fase “sturmeriana” del Goethe, ma ne è al tempo stesso la lucida denunzia e il superamento. Nel 1775 il Goethe si reca a Weimar per assumervi, su invito del duca Karl August, la carica di precettore. La sua intensa opera di organizzazione culturale trasforma in breve tempo la città in un rinomatissimo centro intellettuale. A Weimar Goethe rimase per quasi tutta la vita, allontanandosene solo nel biennio 1786-88, quando compì un viaggio in Italia, e in altre rare occasioni. Qui si spegnerà il 22 marzo del 1832. Tra le opere scritte da Goethe dopo l’esperienza “sturmeriana”, ricordiamo il romanzo Guglielmo Meister, i drammi Faust (lungamente rielaborato e concluso pochissimo tempo prima di morire) e Ifigenia in Tauride, il romanzo Le affinità elettive, le raccolte di liriche intitolate Elegie romane e Divano occidentale-orientale.
L’ha ribloggato su Napoli ieri oggi e domani.
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