Senza titolo
Tutti eravamo là
A porgere il sapone dicendo
- Dovete solo pulirvi -.
Oh il lamento ferito dei bimbi
aggrappati alle carni materne
nell’osceno groviglio ululante
al primo getto di gas.
Tutti eravamo là
a prendere il sapone tremanti.
Pugni senza speranza
battevano ritmi neri
contro le porte studiate
can calcoli esatti.
Il canto dei salmi moriva
sui gemiti sempre più fiochi
Siamo ancora là,
sempre,
tutti.
Non sono tornati gli uccelli
scacciati dal fumo dei forni.
Reclinare il viso
sul tuo seno caldo
in cerca di luce
per l’animo spento.
Anonimo
Pochi versi senza titolo, senza autore. I campi di concentramento nazisti. I poveri prigionieri che vivono gli ultimi istanti della loro misera esistenza. I loro sentimenti. Le emozioni. E l’attesa, l’attesa di quel momento prossimo. Bambini, donne, uomini tutti accumunati da un unico tragico destino dettato dalla crudeltà umana.
Che tristezza, abbiamo visitato un campo di concentramento qualche anno fa e ne siamo usciti con tanta tristezza eravamo in quattro, alla fine quando siamo usciti ci siamo resi conto che nessuno di noi aveva scattato una foto eppure ne facciamo di solito a centinaia.
"Mi piace""Mi piace"
perché è qualcosa che vorremmo rimuovere dalla nostra coscienza, quello che è successo ha dimostrato tutta la cattiveria e la perfidia dell’essere umano, che in certe circostanze si dimostra la peggiore creatura che Dio abbia messo sulla terra altro che a sua immagine e somiglianza.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai ragione!! però dobbiamo ammettere che i tedeschi non hanno cercato di cancellare tutto anzi hanno lasciato questi luoghi cosi come erano allora.
"Mi piace""Mi piace"
Perché è stato il volere dei vincitori e loro erano degli sconfitti non potevano opporsi. è stato un modo per lasciare una testimonianza imperitura dell’olocausto. con tutta questa testimonianza ogni tanto esce qualche solone di turno che mette in dubbio l’olocausto.
"Mi piace"Piace a 1 persona