Graziani
Piazza Dante 58
Entrando non si può non rimanere colpiti: il rumore sordo delle linotype si coniuga bene con macchine, punzoni, vecchi calchi, e con le pareti stracolme di targhe, pergamene, timbri.
Qui sopravvive una tradizione artigianale che ebbe inizio ai primi del secolo scorso, in un piccolo chiosco sulla piazza, a destra della statua di Dante, dove Giuseppe Graziani, giovanissimo, cominciò a incidere a mano stemmi araldici di famiglie nobili su targhe in ottone o bronzo.
Negli anni Trenta si trasferì al n. 58 della stessa piazza e nel tempo i locali si ampliarono fino a occupare i tre piani attuali.
Accanto alle targhe, arrivarono timbri e, subito dopo, si sviluppò il settore tipografico.
Nel ’90, infine, è nata la “Graziani editore”, inaugurata, non a caso, da una collana dedicata all’artigianato meridionale.