L’età dei Normanni – 13
Le strutture difensive
Collocata all’interno di tale sistema, Napoli faceva parte di una catena di postazioni situate in punti nevralgici, secondo un circuito che congiungeva Pozzuoli con altri centri dell’entroterra, quali Capua, Aversa, Acerra e Afragola. Alcuni di questi agglomerati, come ad esempio Aversa, si svilupparono attorno alla Cattedrale secondo uno schema concentrico e unitario.
A Napoli, occupata in forma pacifica nel 1140, quando, come narra il cronista Falcone Beneventano, Ruggiero d’Altavilla venne ricevuto da alcuni cavalieri che “fuori la porta, detta Capuana, in grosso stuolo erano usciti per incontrarlo”, le scelte strategiche della nuova denominazione comportarono nel 1165, sotto Guglielmo I d’Altavilla detto il Majo (1154-1166), la costruzione di Castel Capuano, e, a occidente, l’ampliamento e la riutilizzazione di Castel dell’Ovo.
La città, considerata all’epoca pressoché inespugnabile, era cinta da mura di antico impianto. Il loro sviluppo, valutato da alcuni studiosi in 4370 metri, era il maggiore tra le città campane e non subì sostanziali variazioni durante l’intero periodo normanno.
A parte i due castelli, della città normanna è rimasta solo la Chiesa di San Giovanni a Mare, anche se notevolmente rimaneggiata. E’ probabile che siano sorte nuove strutture pubbliche e private, pur senza un’apprezzabile espansione urbana: ma di questi edifici non è giunta fino a noi alcuna testimonianza. Continua domani.