I Marinai – Navigatori, Pescatori, Rematori e Pescivendoli – 4
Siam quindi lieti di dover cominciare quest’opera di costumi, rivolgendoci a’ marinai, parte sì viva ed integrale della nostra gloria, siam lieti di dover parlare di una classe generalmente onesta e laboriosa, schietta ne’ modi, ardita nelle sue determinazioni. Forse la penna che animata da tal subietto è scorrevole è pronta a ritrarre il pensiero, sarebbe ritrosa e dura nell’esprimere passioni più elevate e bugiarde, frutto avverso del secolo che corrompe gli uomini nel fasto anzi (come uno scorridor di campagna) aspetta al varco gli uomini più schivi, per dir quasi: – Ti ho pur colto o superbo; sprezzasti l’oro, ora affoga sotto l’oro che ti copre!
Però volentieri ci stringiamo al popolo, e parleremo prima de’ marinai che si veggono nell’interno della città, indi parlerem di quelli che lungo la riva se ne allontanano, e finalmente de’ così detti costaiuoli, non trasandando i siculi marinai che di prodezza non mancano e di perizia sull’elemento che li vede nascere e li cullò infanti.
I marinai di Chiaia, di Santa Lucia, di Posillipo appartengono alla classe dei battellieri e pescatori. Essi vivono con l’amo e col remo alla mano, e la loro navigazione non si stende oltre il nostro golfo. Un dì, da Santa Lucia a Posillipo vedevi una catena di povere abitazioni marinaresche, e un quotidiano raccogliersi di famigliuole con famigliuole ad una stessa mensa, condita dall’amore de’ figliuoletti, dall’affetto delle madri, dal previdente consiglio de’ vecchi. Continua domani.