La Napoli angioina – 6
La burocrazia di Carlo II – 2
Con il regno del secondo Angioino si perfezionò la struttura organizzativa dello Stato. I primi angioini ebbero a cuore soprattutto l’efficienza della burocrazia e dell’apparato fiscale come pure l’amministrazione della giustizia, che aveva il suo vertice nella Magna Regia Curia per il settore penale e nella Curia Vicaria per il settore civile. Otto ufficiali formavano la Curia Regia: portavoce del sovrano era il cosiddetto logoteta, che in alcune occasioni aveva anche l’onore di rappresentarlo, mentre il segretario del re era il protonotario, che redigeva i provvedimenti legislativi e controfirmava le concessioni feudali, i privilegi e gli atti amministrativi; l’ammiraglio era responsabile dei porti, delle coste e della polizia marittima, oltre che Ministro della Marina Reale, mentre il conestabile svolgeva funzioni militari sulla terraferma; il siniscalco era il responsabile degli affari della Casa Reale, mentre al cancelliere era delegato il compito di redigere e spedire i diplomi; il camerario aveva incarichi relativi all’amministrazione finanziaria dello Stato e della Real Casa nonché alla manutenzione, alla fortificazione e all’approvvigionamento dei castelli reali: il giustiziere, infine, aveva l’incarico di presiedere il vertice dell’organizzazione giudiziaria. Continua domani.
L’ha ripubblicato su Antonella Lallo.
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